Ipertrofia dei turbinati
trattamento ambulatoriale


L'ipertrofia dei turbinati è una delle patologie più diffuse caratterizzata dal progressivo rigonfiamento della mucosa che riveste i turbinati. Tale situazione determina ostruzione nasale con conseguenti fastidi legati alla respirazione orale. quando inspiriamo attraverso il naso, l'aria subisce delle repentine variazioni: viene filtrata, riscaldata e umidificata, queste funzioni ovviamente vengono meno quando si respira attraverso la bocca. Le conseguenze sono: senso di naso chiuso, rinolalia chiusa, possibile disventilazione dei seni paranasali con conseguente predisposizione alla sinusite, cefalea, senso di ovattamento auricolare, secchezza delle fauci, ipo-anosmia. Le cause dell'ipertrofia dei turbinati possono essere molteplici, dalla rinite allergica alle deviazioni del setto nasale. Ovviamente una accurata anamnesi completata con una corretta valutazione endoscopica sarà la base per la risoluzione del problema. In alcuni casi basta semplicemente una terapia medica, in alti casi s potrebbe ricorrere alla correzione funzionale delle eventuali deformazioni del setto nasale ( in questo caso è previsto un intervento in anestesia generale. Spesso molti casi possono essere risolti ambulatorialmente con un intervento mini invasivo eseguito in anestesia locale, Si tratta della decongestione chirurgica dei turbinati inferiori eseguita mediante l'ausilio di apparecchiatura a Radio Frequenze. La tecnica prevede una anestesia locale per contatto della mucosa dei turbinati, seguita poi da una infiltrazione degli stessi con anestetico locale, a questo punto si procede con il trattamento di decongestione eseguito con manipolo specifico che si avvale dell'uso di Radio Frequenze, note per la loro delicatezza nel rispetto delle strutture da shock termico. Il risultato finale sarà quello di ottenere una riduzione volumetrica del turbinato inferiore con conseguente aumento dell0 spazio respiratorio nasale.
Papillomatosi orale - virus HPV
trattamento ambulatoriale

Il virus del papilloma umano (HPV) è un virus che si trasmette facilmente con la saliva e può localizzarsi nel cavo orale. E' una infezione che colpisce soprattutto tra i 18 e i 50 anni, entrambi i sessi, ed è favorito dalla scarsa igiene orale e dai rapporti promisqui. Maggiore è il numero dei partner e più elevato sarà il rischio d'infezione. Degli oltre 100 tipi esistenti, la maggior parte delle tipologie di HPV non è pericolosa, ma ne esistono più di 40 ceppi che possono infettare non solo le zone genitali ma anche bocca e gola. A peggiorare la situazione è la considerazione che la maggior parte delle persone colpite non sa di aver contratto il virus, contribuendo così alla sua diffusione. Spesso il paziente non si accorge della presenza del papilloma perché è del tutto asintomatico. L’attenta valutazione del cavo orale e delle parti più nascoste, visibili esclusivamente con i mezzi utilizzati dallo specialista ORL permette di individuare tali lesioni. nella maggior parte dei soggetti contagiati il sistema immunitario riesce a reagire ed eradicare il virus in circa 1-2 anni, in una minoranza di pazienti questo non avviene e l’infezione può progredire fino a favorire la comparsa di tumori dell’orofaringe. Si stima che l’HPV sia responsabile di circa il 50% o più di questi tumori.
Se una lesione orale persiste nel tempo il ricorso ad una biopsia risulta essere importante. Spesso la scelta sarà tra biopsia ed exeresi-biopsia. Facendo un esame istologico. Se l'esame sarà negativo o si parlerà di papilloma squamoso o di verruca sarà importante che il paziente si sottoponga a controlli a distanza nel tempo.
Il trattamento chirurgico, indolore e mininvasivo viene eseguito in anestesia locale ambulatorialmente.
Frenulo linguale corto
trattamento ambulatoriale

il frenulo linguale corto del neonato è una problematica spesso sottovalutata e sotto diagnosticata che, se non risolta, rischia di portare al fallimento dell’allattamento al seno e ad altre problematiche durante la crescita del bambino. Infatti nella prima fase della vita i problemi saranno sicuramente a carico dell’attaccamento al seno, durante la crescita, la limitata motilità della lingua sarà causa di disturbi del linguaggio. Si possono determinare anche disturbi ortodontici: La crescita corretta del palato è garantita dalla lingua che, durante il ciclo di deglutizione, dovrebbe spingere sul palato. Questo fa sì che, mese dopo mese, anno dopo anno, si espanda correttamente.
Quando la lingua è bloccata da un frenulo corto, non riuscirà a spingere sul palato durante il ciclo di suzione-deglutizione.
Questo potrebbe comportare lo sviluppo di un palato stretto, di difficoltà respiratorie (respirazione orale, adenoidi, ecc) e problemi ortodontici (sovraffollamento dentale, 2a classe occlusale, ecc).
circa il 5% dei neonati presenta problemi di frenulo linguale corto.
Per capire facilmente se il tuo bambino ha un frenulo corto puoi:
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Osservare attentamente lo spazio presente sotto la lingua durante il pianto. In questa situazione il bimbo solleva la lingua e potresti notare la presenza di quel filamento che altro non è che il frenulo;
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Un altro indizio che ti può far pensare che il tuo bimbo abbia un frenulo corto è la forma che la punta della lingua assume durante il pianto.
Quando è presente un frenulo corto, il tuo bimbo non riesce ad alzare la punta della lingua. Dunque, potrebbe presentare la classica forma della lingua a cuoricino (quando il frenulo è molto corto) oppure presentare una sorta di solco sulla punta della lingua (segno che il frenulo corto la trazione verso il basso).
In presenza di frenulo linguale corto bisogna rivolgersi all’otorinolaringoiatra che provvederà con un semplice ed indolore intervento di frenulotomia / plastica di frenulo linguale corto eseguito in anestesia locale, ristabilendo la normale motilità della lingua
Epistassi
Trattamento ambulatoriale

"Epistassi" è il termine col quale s’intende la fuoriuscita di sangue dalle fosse nasali. L’entità dell’emorragia è variabile e, nei casi più gravi, può essere tale da mettere a rischio la vita stessa del paziente.
In base alla sede d’insorgenza si distinguono due tipi di epistassi: una “anteriore”, spesso di tipo venoso, che prende origine dalla porzione anteriore del naso (in genere il “locus Valsalvae” del setto nasale), e una “posteriore ”, che origina da vasi situati più profondamente, frequentemente di tipo arterioso, che produce un sanguinamento anche verso il faringe e le vie respiratorie, con fuoriuscita di sangue dalla bocca.
L’epistassi può essere ulteriormente distinta, in base alla causa, in “essenziale”, quandodipende da patologie localizzate nel naso, e “sintomatica”, dovuta a cause di altra natura.
Riniti, influenza, allergie, sinusiti, polipi, varici del setto, esposizioni solari, tumori, sono solo alcuni esempi di patologie o condizioni in grado di produrre un’epistassi essenziale. Il traumatismo della mucosa nasale del Locus Valsalvae, dovuto alla cattiva abitudine di mettersi le dita nel naso, è spesso causa di sanguinamento ripetuto nei bambini. Alcune volte l’epistassi può essere la spia di neoformazioni che colpiscono il massiccio facciale (i tumori del rinofaringe, regione situata tra naso e gola, sono spesso causa di epistassi posteriori). L’inalazione di sostanze da abuso, come la cocaina, o di sostanze irritanti, per cause ambientali e/o lavorative, è spesso causa di epistassi recidivanti.
A prescindere dalla causa l’epistassi rappresenta una “emergenza “ perché può portare all’anemizzazione.
Nel corso della visita ORL, attraverso l’ausilio delle fibre ottiche, è possibile individuare la causa dell’epistassi ed agire di conseguenza.
In alcuni casi può essere sufficiente una terapia medica e norme comportamentali, in altri casi si può tamponare la fossa nasale con opportuni tamponi.
Spesso il problema è localizzato per la presenza di varice settale o piccoli angiomi. In questo caso è possibile intervenite anche ambulatorialmente con cauterizzazione bipolare “chiudendo” il vaso causa dell’epistassi normalizzando la situazione.
Per gli altri casi bisogna effettuare le opportune indagini strumentali.